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TAEKWONDO

Quang Huynh Hong, detto Lucio H2Q , nato il 28/11/1979 a Roma cintura nera IV° Dan, inizia a praticare Taekwondo nel 1998. ​

Formazione

  • IV Dan riconosciuto dalla FITA e dal Kukkiwon.
  • Istruttore FSN CONI di II livello di Taekwondo riconosciuto dalla FITA Federazione Italiana Taekwondo.
  • Trainer per la nazionale Ghana ai Mondiali di Puebla 2013.
  • Certificato ETU come Coach internazionale.
  • Team Manager per la nazionale Ghana ai African Championship 2014 a Tunisi.
  • Istruttore abilitato per i centri CAS.
  • Specializzazione in allenamento giovanile per il Taekwondo conseguita alla Scuola dello Sport CONI.
  • Iscritto all’albo degli educatori motori e sportivi nella scuola primaria.
  • Insegnante di Taekwondo presso la società Taekwondo Olimpico 2000 dal 2002 al 2003 e dal 2003 ad oggi presso ASD Taekwondo Tricolore.
  • Consigliere della ASD Taekwondo Tricolore.
  • Arbitro Regionale.

Curriculum agonistico

Taekwondo è un metodo di combattimento di antica origine coreana, il cui nome significa Tae “colpire col piede”, kwon “pugno” e do “arte”. Praticato sin dal 1° secolo A.C. come arte marziale, il Taekwondo si è affermato come disciplina sportiva di combattimento nella seconda metà del secolo 20°, distinguendosi dagli altri sport marziali per la particolare efficacia, dinamismo e spettacolarità delle sue tecniche di gamba (calci circolari ed in volo, calci multipli).

Diffuso in tutti i continenti (160 le nazioni affiliate alla World Taekwondo Federation, 46 in Europa, 50 milioni i praticanti), il Taekwondo è stato ammesso inizialmente come sport dimostrativo ai Giochi Olimpici di Seoul 1988 e Barcellona 1992, per poi essere inserito come sport olimpico ufficiale dalle Olimpiadi di Sidney 2000. Gli atleti, divisi per sesso, età e categorie di peso (otto), indossano la tradizionale divisa bianca (dobok) con cintura, sono muniti di protezioni (casco e corpetto) e si affrontano su un quadrato di 10m x 10m.

Nelle competizioni olimpiche i colpi validi per il punteggio possono essere diretti solo sul tronco o al volto dell’avversario usando il piede; usando il pugno il solo bersaglio valido è il tronco. Il combattimento, della durata di tre riprese di due minuti ciascuna con 60 secondi di intervallo, è diretto da un arbitro centrale coadiuvato da tre giudici d’angolo. Dai punti validi si sottraggono le eventuali penalizzazioni per tecniche proibite (spingere, colpire il viso col pugno, colpire col ginocchio, atterrare l’avversario ecc.). L’incontro di Taekwondo, oltre che con la vittoria ai punti, può concludersi per abbandono, squalifica, k.o., intervento arbitrale.

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