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KENDO

Glauco Poli nasce a Carpi il 31/07/76.

Il suo approccio alle arti marziali avviene grazie alla cinematografia anni 80.

I Ninja e Bruce Lee affascinano la sua fantasia al punto che negli anni 90 inizia a praticare Judo. Dopo aver raggiunto la cinture verde,  lo abbandona poichè troppo fisico rispetto al suo esile corpo da adolescente.

Negli anni 2000 il cinema propone l’Aikido come arte marziale adatta ai giovani. Glauco si iscrive così ai corsi dell’Aikido Carpi dove trova il fondatore, Maestro Lisco, come insegnante. Pratica con passione  e, grazie agli stimoli del Maestro, dopo qualche anno, consegue il grado di cintura blu. Con l’Aikido, comincia ad affiorare una maggiore comprensione del proprio corpo e del proprio spirito.

Sente, tuttavia, che la competizione è una componente fondamentale del proprio essere ma solo nel 2010 trova la sua arte marziale ideale: il Kendo, disciplina che gli permette di sfogare la sua furia agonistica, derivante sia dall’intensità delle lezioni che dalle gare. Inoltre ritrova alcuni principi zen, come comprensione e rispetto del proprio avversario/compagno e di se stessi.

Gli insegnamenti del Maestro Verrina prima e dell’istruttore Canovi poi, lo portano a raggiungere il grado II Dan nel 2016 e III Dan nel 2018.

Le tecniche del KENDO, quali noi le conosciamo oggi, risalgono agli antichi metodi del KEN-JUTSU (Combattimento con la Spada). Le tecniche di KEN-JUTSU comportavano diversi fendenti e stoccate miranti ad abbattere l’avversario il più rapidamente possibile. Con un’evoluzione morale e filosofica questa disciplina, da cruda tecnica per uccidere, è diventata il KENDO, una Via (DO) per la ricerca di se stessi oltre che un’ottima attività fisica per lo sviluppo dell’energia (KI) dell’individuo.

L’’allenamento fisico, mentale e psichico rende il Kendo particolarmente adatto a formare temperare e rafforzare il carattere; coltivare uno spirito vigoroso; migliorare sempre più nell’arte del Kendo tramite un allenamento corretto e rigoroso; tenere in conto gentilezza e onore; aggregarsi agli altri con spirito sincero. Assistendo al duello tra due Maestri si può restare impressionati dal fatto che il loro combattimento non è fatica fisica, ma confronto tra cuore e cuore, spirito e spirito.

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